L'operazione di spostamento di un vegetale è una pratica molto delicata ma non temete: ora vi spieghiamo come fare
A volte può sorgere la necessità di trasferire una pianta: dagli alberi giovani agli arbusti e alle piante alpine, da un lato all'altro dei propri spazi verdi oppure in un giardino diverso.
La tecnica che andremo a spiegare è quella utilizzata per le piante di grandi dimensioni, ma lo stesso principio può essere adottato tranquillamente, seppur con qualche piccola variante, anche per i vegetali più piccoli.
Per iniziare collocare un foglio di plastica o una pezza di tela di sacco sotto la zolla che contiene le radici, e ricordarsi di non sollevare la pianta reggendola per i rami o per il colletto.
Per ricollocare alberi o arbusti il periodo migliore è certamente quello compreso tra novembre e aprile: prima di tutto si devono legare tra loro i rami e avvolgere la pianta in vecchi sacchi o nella iuta per riuscire a sollevarla ed evitare di recarle danno.
Successivamente praticare una piccola incisione verticale tutto intorno al fusto servendosi di una vanga: la circonferenza ideale dovrebbe corrispondere all'ampiezza della chioma; mantenendo la fessura come margine interno, scavare ora una trincea larga 30 centimetri e profonda quanto una fitta di vanga, recidendo le radici che sporgono dalla zolla di terra lasciata intorno alla pianta.
Ora rimuovere delicatamente la terra smossa dai lati della zolla e inserire la vanga con una leggera inclinazione di 45 gradi sotto la zolla stessa per tagliare le altre radici.
Si dovrebbe conservare una zolla di dimensioni maggiori possibili ma al stesso tempo dovrebbe essere comoda da maneggiare.
Nel momento in cui la pianta è pronta per essere spostata, farvi scivolare sotto un foglio di politene o un trancio di iuta e utilizzarlo per avvolgere la zolla intera per trattenere la terra e impedire una dispersione di umidità.
A questo punto si dovrà legare saldamente l'involucro al fusto e trasportare la pianta con estrema cura nella nuova posizione, scavando una buca abbastanza grande e profonda per contenere tutta la zolla e mantenedo un margine tutt'intorno di 30 centimetri.
Collocare nelle profondità della buca una generosa quantità di letame maturo, torba o terriccio di foglie, mentre per favorire l'emissione di nuove radici aggiungere qualche manciata di farina di ossa.
Questo è il momento di sistemare la pianta con cura, quindi riempire la buca con la terra levata in precedenza, comprimere e bagnare abbondantemente.
Spargere ora intorno alla pianta uno strato di pacciame di circa 10 centimenti costituito da sostanze organiche come la torba o un terriccio di foglie o di corteccia.
Esiste la possibilità che i sempreverdi e le conifere possano perdere grandi quantità d'acqua durante le fasi di trasferimento, quindi per contenere al minimo questa traspirazione si consiglia di trattare il fogliame con uno spray antitraspirante appena prima del trapianto.
Nelle aree molto esposte utilizzare protezioni contro il vento nelle fasi successiva il trapianto porterà a una diminuzione di perdite d'acqua e ridurrà il rischio di pericolose oscillazioni della pianta e il conseguente disseccamento.
E' possibile piantare nel terreno alcuni paletti di legno e utilizzarli per assicurare una schermatura di iuta o di rete di plastica a maglie fitte; e rimuoverle quando la pianta sarà ben assestata.
Nel caso di spostamento di piante di piccole dimensioni è possibile piazzarle temporaneamente in alcune trincee scavate in una zona non utilizzata del giardino.
Questa tecnica è chiamata "ricovero in tagliole", e va utilizzata anche per gli arbusti a radice nuda e per le piante coltivate in contenitore che non vengono messe subito a dimora.
Formare un solco a V nel luogo prescelto servendosi di una vanga, quindi affondarla verticalmente nel terreno per tutta la lunghezza della lama, e mentre è ancora infilata al suolo, tirare il manico verso di sé ed estrarre una palata di terra.
Per concludere l'opera appoggiare le piante contro il lato verticale dello scavo e riempire con terreno sciolto.